lunedì 21 novembre 2016

COSA HO IMPARATO VIAGGIANDO.


Ci sono cose che è difficile comprendere se non si mette il naso fuori dal proprio orto.
Ci sono cose che è difficile comprendere se non si esce dalla propria zona di comfort.
Il viaggio aiuta in entrambi i casi. A comprendere quello che ci circonda. A comprendere se stessi.
Durante svariati, ma ancora esigui, spostamenti ho assimilato i seguenti concetti:

Esiste vita anche a basse temperature. Mammiferi, miei simili intendo.
Io, che sto rilassata solo oltre i 20°C, ho visto mangiare hamburger, indossare ballerine senza calze, andare in bicicletta, portare i bambini a fare una scampagnata a temperature dove io potrei rischiare il ricovero per ipotermia.
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- L'educazione civica non è ideale teorico che aleggia nell'etere ma un comportamento messo in pratica quotidianamente.
File ordinate e silenziose solo per ordinare un panino, aiuole invase da centinaia di persone dove si può serenamente camminare a piedi nudi, Km e Km di strade statali non costeggiate da rifiuti ingombranti. Ho visto metropolitane senza tornelli perché è dato per scontato che, prima di salire a bordo, si compri il biglietto. Berlino insegna.
E ho visto italiani adattarsi velocemente, dimenticando le cattive abitudini. La domanda sorge spontanea..

- Il cibo, ahimè. Viaggiando ho compreso quanto per noi italiani sia fondamentale. Argomento di discussione, di confronto, argomento di sfide, di ricordi, di tradizione. Se ne parla sempre, quando se ne ha nostalgia e addirittura mentre si e' ai fornelli. E' così anche all'estero? Udite, udite..NO. 
Ci si nutre, spesso bene, senza riporci troppa attenzionalità. 
Ho assaggiato un sacco di piatti e cucine diverse, ma davanti ad un calice di bollicine a colazione, al cappuccio sorseggiato durante la cena o alla pastasciutta condita con il ketchup provo ancora un brivido lungo la schiena.

- La mia claustrofobia VS il volo intercontinentale! Ho temporeggiato, forse troppo. Poi la voglia di partire ha vinto. A mani basse. La paura, chiederete voi? Ha preso posto in economy, ha ascoltato Adele in loop, ha bevuto caffè e coca cola..dimenticando il suo incarico.
Signori, ci stiamo preparando all'atterraggio..

- L'approccio al denaro varia molto da paese a paese. Da file interminabili ai caselli autostradali perché nessuno, e dico nessuno, paga con le carte alle difficoltà di ricevere il resto quando ingenuamente ho deciso di pagare in contanti, dall'altra parte dell'oceano. Il fondo cassa, questo sconosciuto. 

- Non c'è altro che mi regali lo stesso senso di libertà, lo stesso entusiasmo, lo stesso senso di avventura, la stessa capacità di affrontare limiti che mi autoimpongo quanto un viaggio. Mi è difficile immaginare persone che non ne sentano il bisogno, quando per me è un' assoluta necessità.

Non vedo l'ora di organizzare il prossimo,
Travel Often, Travel Far..

Alice





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